Due foto con autografo di ANDREA DE ADAMICH
Andrea Lodovico de Adamich (Trieste, 3 ottobre 1941[1]) è un ex pilota automobilistico, telecronista sportivo, giornalista e conduttore televisivo italiano.
Si avvicinò al mondo dell’automobilismo nel 1962 in qualità di cronometrista nelle gare di autosciatoria, all’epoca molto diffuse. Nello stesso anno, dopo aver ottenuto dalla madre l’autorizzazione per il rilascio della licenza di pilotaggio, si iscrisse al Campionato Italiano Velocità Montagna, partecipando a varie cronoscalate al volante di una Triumph TR3 della Scuderia Trivellato, classificandosi al secondo posto. Partecipò anche al campionato mondiale della specialità, che in quell’anno si svolgeva in gara unica a Zurigo, giungendo sesto.
Nel 1963, disputando il campionato di Formula Junior con una Lola-Ford usata, venne notato da Mario Angiolini che gli offrì un ingaggio nella prestigiosa scuderia meneghina Jolly Club.
Capace di una fulminea carriera, si laureò campione italiano di Formula 3 nel 1965, titolo che gli valse l’ingaggio da parte dell’Autodelta, la squadra corse dell’Alfa Romeo.
Al volante della Giulia GTA della casa del biscione diventò campione europeo per turismo Passò sulle monoposto vincendo la XVII Temporada Argentina, su una Ferrari Dino 166 V6 di Formula 2.
Dal 1968 al 1973 corse con successo per numerose scuderie.
Abbandonata l’attività sportiva diventa apprezzato giornalista del settore.
A partire dal 1982 conduce la trasmissione sportiva Grand Prix su Italia 1.
A lui sono affidate anche le telecronache dei gran premi di Formula 1 per il gruppo Fininvest che aveva acquistato in parte i diritti di trasmissione per il periodo 1991-1996. Dalla stagione 2002 gli è affidata anche la conduzione degli studi che precedono e seguono i Gran Premi del Motomondiale trasmessi su Italia 1.