Modena meets Misano
Lotto 99:
La microcamera Sogno è stata ideata e progettata durante la seconda guerra mondiale nei laboratori segreti POST utilizzati per creare prodotti adatti al periodo postbellico a partire da 1941[3]. La prima apparizione in pubblico è stata alla Fiera di Milano del 1946, entrando nel mercato con un prezzo di 82000 lire, (convertite in lire del 2002 sono 3,5 milioni)[4], potendo inoltre contare su un intero sistema di accessori ed altri articoli dedicati, però la microcamera presto si trasformò in un deciso insuccesso per l’azienda, principalmente per due motivi: • uso di caricatori speciali dedicati; • il costo molto elevato di mercato; La Sogno detto è una microcamera dalle dimensioni ridotte 5,4 cm altezza, profonda 3,3 cm, lunghezza 10 cm e peso 245 gr compresa l’ottica con pellicola di formato 18×24, telemetro, ottiche intercambiabili, con un’ampia gamma di accessori abbinabili[6]. I caricatori speciali possono scattare fino a 15 fotogrammi, l’otturatore è a tendina con una gamma di tempi da 1/20 a 1/500 più posa B, l’innesto dell’obiettivo è a baionetta particolare; quello di serie era un Vitor 35 mm f 1/3,5 con diaframma regolabile da 1/3,5 a 1/16[7]. La messa a fuoco è possibile regolarla attraverso un telemetro separato dal mirino, che mostra una parte dell’inquadratura, in più l’oculare del telemetro è regolabile per correggere errori di vista del fotografo[8]. La microcamera non era sincronizzata, ma era disponibile un accessorio applicabile al bottone di scatto, pontendo in questo modo utilizzare il flash. La Sogno è stata prodotta, nel corso del tempo, effettuando alcune varianti: per esempio la Sogno a numeri rossi e la Sogno sport che si differenziava dal modello classico per i tempi che spaziavano da 1/100 a 1/3000 s. Altre modifiche effettuate furono la realizzazione della sincronizzazione nelle ultime Sogno, oppure la regolazione del telemetro con una ghiera sull’oculare, è stata modificata tramite una piccola leva, vicino al bottone per la regolazione dei tempi.
Parte del ricavato verrà destinato all’ Associazione "Centro Dino Ferrari" ETS e contribuirà all’acquisizione di un nuovo Microscopio Elettronico, strumento all’avanguardia e di altissima precisione.